Archivi giornalieri: 17 ottobre 2012

Una come ME

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Non è mai troppo tardi per descriversi.

In seconda elementare la maestra di italiano ci insegna a descrivere gli animali,i luoghi e i parenti.

Per la descrizione ricordo che la mia maestra Giovanna ,una donna elegante e magra dalla voce dolce e mai austera,ci diede una tabella di caratteristiche tipiche. Per esempio per descrivere il naso si poteva scegliere tra aquilino,a punta,all’insù,a  patatina. Non so come mai ma tutti i miei parenti ,nei miei racconti,avevano il naso a patatina (pur non avendolo nessuno nella realtà).La descrizione la ricordo come l’esercizio alla base delle mie lezioni di italiano. Se non sai descrivere le persone,un film,gli eventi,le emozioni  sarà difficile trasmettere qualcosa  al tuo interlocutore.

Eppure descrivere se stessi è l’esercizio più complicato.

Ancora oggi ,a parte l’aspetto fisico…non saprei che parole usare per raccontarmi.

Quindi..ho pensato di servirmi di un testo di una canzone che mi è stata dedicata il giorno del mio ventiquattresimo compleanno dalla mia amica Erika,nonché la mente grafica di questo blog.

Erika vive a Milano ma la porto a spasso per la Puglia tutti i giorni nel mio cuore.

La canzone che mi ha inviato è cantata da Cesare Cremonini (quello della “Vespa special che ti toglie i pensieriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”) in onore della sua ex Malika Ayane (nonché amica di Erika).

Forse è Erika ad avere il vizio di trovarsi amiche che corrispondono a questa descrizione…

Forse ,semplicemente siamo in tante ad essere così.

Una come (me), se chiude gli occhi vede il mare, / senza andar lontano.
Una come(me), ha una valigia per le scarpe, / che sembra un aeroplano.
Una come (me), non si avvicina per ballare,/ guarda da lontano.
Una come (me), se corre inciampa ma noncade, / chiede la tua mano.
Una come (me), per una rosa può morire,/ solo perché ancora non sa togliere le spine. /

Una come te, mi piace da morire!
Una come (me), un gatto sopra il letto e un uomo nudo ad aspettare.
Una come (me), il vento che le soffia dentro non la può spostare.

Uno come me, non la può dimenticare’…
Una come te!

Una come (me), la porti al cinema d’estate,/ dorme sul finale.
Una come (me), sotto a un temporale’…
Una come (me), come una rondine d’aprile/ vola solo quando ha unorizzonte da inseguire. /

Una come
te, mi piace da morire!

 Una come (me)!E’ un pianoforte senza coda che suonain città, /

non vuole esserealla moda, la moda la fa! /

Quattrocarte in una sola, si pente, si sposa
ma poi s’innamora per sua vanità’….
Una come te! / Una come te!
Una come te! / Uno come me, non la
può dimenticare’…
Una come te! / Una come te!